Articoli

AIDOSP: “chiamiamo tutte le Forze Politiche italiane ad una scelta coraggiosa”.

Competenza AIDOSP_aa

Dopo tangentopoli si evidenziò una crescente insoddisfazione dell’opinione pubblica verso l’architettura partitica del nostro Paese. Le classiche strutture partitiche lasciarono il posto a movimenti e nuove formazioni di protesta. Nacque, così, la cosiddetta “Seconda Repubblica”, sicuramente più improvvisata e, indubbiamente, parzialmente competente. Difatti, in questi ultimi venticinque anni, quelle forze politiche chiamate a riformare l’Italia hanno inteso la Politica caratterizzandosi per autoreferenzialità, selezione del personale al ribasso, così da privilegiare mera appartenenza al potente di turno e, per gran parte, la incompetenza a scapito della tanta declamata meritocrazia. Oggi la mancanza di conoscenze appropriate e di professionalità, all’interno dei Partiti e nella Pubblica Amministrazione, crea disagio ed irritazione nell’opinione pubblica, ormai cosciente dell’inadeguatezza della nostra classe dirigente di fronte al mutato scenario internazionale.

I Dottori in Scienze Politiche, che in altri Paesi europei rappresentano una eccellenza professionale nella gestione della cosa pubblica, nelle attività diplomatiche e politiche, in Italia vengono esclusi dalle graduatorie per l’insegnamento, da alcuni concorsi della P.A., senza sbocchi professionali adeguati all’alta formazione acquisita nelle più importanti Università italiane. Giovani laureati, talenti nel loro ambito formativo, sono costretti ad emigrare all’estero, delusi del mancato riconoscimento del titolo, per l’inserimento professionale, nella loro Patria.

Considerato che quasi tutte le Forze Politiche scese in campo per le elezioni del 4 marzo puntano sulla competenza, l’AIDOSP ha inviato una nota ai Partiti/Movimenti politici per proporre un vero cambio di rotta.  Quanti raccoglieranno la sfida?

«Noi siamo certi – dichiara Francesco Di Nisio, Presidente AIDOSP – che i tempi sono maturi per allinearci allo standard europeo, per eguagliare le politiche spagnole, francesi e tedesche che considerano i giovani laureati in Scienze Politiche preziose risorse a servizio della propria nazione. Serve solo una buona dose di coraggio da parte delle Forze Politiche, anche per dimostrare al mondo che l’Italia è capace di cambiare e di competere come ha già dimostrato nel dopoguerra. Per questo, oggi – conclude Di Nisio – chiamiamo tutte le Forze Politiche italiane ad una scelta coraggiosa».

L’AIDOSP sbarca a San Pietroburgo

Immagine per articoloI

l 13 gennaio, Il dott. Vito Attolico – Referente AIDOSP per la Russia – ha concluso la sua prima missione nella Federazione Russa stingendo importanti relazioni sul territorio. Tra queste relazioni è importante segnalare quella con il dott. Rocco Pietrocola, nostro connazionale che opera da diversi anni nel territorio russo. Alessandro Rocco Pietrocola è un imprenditore e investitore italiano che vive tra Londra e Mosca e fa impresa da oltre 20 anni fornendo la sua preziosa consulenza per aiutare gli altri imprenditori a realizzarsi sui mercati esteri. Ha fondato e gestito diverse società nel mondo che operano in diversi settori.

Attualmente è il CEO della Astors Group (www.astorts.com) – società di consulenza per società finanziarie- con sede a Londra e Honk Kong; è l’amministratore delegato della Herman Smith (www.hermansmith.com) – studio legale e di consulenza aziendale con sede a Mosca; CEO della Teldar (www.teldarholding.com)- società di Private Equity con investimenti in diversi settori (IT, Società Finanziarie, Consulenza Aziendale, Import/Export)- con sede a Londra; nonché advisor di diverse aziende nel mondo. Ha lanciato da poco il suo blog www.alepietrocola.com dove è possibile trovare tanti contenuti in merito al mondo imprenditoriale.

Il dott. Pietrocola ha sposato con interesse il progetto AIDOSP in cui professionisti della scienza politica cercano di favorire anche il contatto con le eccellenze italiane, presenti nel nostro Paese e nel mondo, al fine di rendere un servizio di alta qualità. A breve sarà siglato un protocollo d’intesa per sviluppare attività future che riguardano il territorio della Federazione Russa. Il dott. Pietrocola rimane a disposizione degli iscritti, dei Referenti Aidosp, delle associazioni collegate come Assisi Pax e delle Università con le quali l’AIDOSP avrà rapporti di collaborazione, per offrire una prima consulenza gratuita in merito a progetti e sinergie da portare avanti sul territorio russo. Le richieste di contatto verranno filtrate e convogliate attraverso l’associazione tramite un apposito modulo. Nei confronti del nostro Referente per la Russia dott. Attolico un’azienda ha voluto esternare ufficialmente il suo ringraziamento per aver preso un contatto importante sul territorio della Federazione, grazie al suo impegno; alleghiamo lettera.

Dopo le molte iniziative portate avanti negli ultimi anni l’auspicio è quello vedere giovani laureati e/o formati coinvolti dalle varie amministrazioni pubbliche e private per svolgere quotidianamente questi compiti, poiché competenti e innovativi per la risoluzione delle questioni più salienti del nostro Paese. Ad oggi l’AIDOSP ha raggiunto l’Argentina, l’Egitto e la Russia e prossimamente sarà presente in ambito europeo dove i Dottori in Scienze Politiche hanno già un ruolo e una professionalità riconosciuta e valorizzata. L’AIDOSP come associazione di professionisti della scienza politica, ma anche come “think tank”, rimane a disposizione delle Istituzioni socio-politiche e degli amministratori per progetti congiunti. Il Paese ha bisogno più che mai di una inversione di rotta per competere in maniera efficace ed efficiente sullo scacchiere globale.

Il “Dottore in Scienze Politiche” visto da Román Frondizi

Roman Frondizi

La dottoressa Rosana Angelica Botana e il Prof. Roman Frondizi

La Dottoressa Rosana Angelica Botana, Referente AIDOSP per l’Argentina e il Sud America, ha intervistato l’Avv. Román Frondizi, Presidente dell’Accademia di Dottori in Scienze Politiche della Repubblica Argentina.

Prof. Frondizi come vede oggi le Scienze Politiche nel contesto dell´establishment dei paesi europei e latinoamericani?

Non si può fare un paragone tra l´atteggiamento della classe dirigente sulle Scienze Politiche nell’Europa e nell’America Latina, sia per l’ineguale sviluppo istituzionale, sia per il divario nella formazione accademica e nell’esperienza pratica dei laureati nella vita pubblica. Tuttavia nel caso dei paesi europei si avverte una partecipazione molto più diffusa del Dottore in Scienze Politiche nel sistema politico e amministrativo rispetto a quella riscontrabile nei paesi latinoamericani.

Nell’attuale crisi del sistema democratico pensa che la Scienza Politica possa essere di aiuto per il miglioramento della qualità istituzionale? A Suo avviso c’è l´esigenza di assumere più Dottori in Scienze Politiche nei partiti politici e nei quadri della pubblica amministrazione?

La diversità dei problemi che affrontano i vari paesi, le differenti priorità alle quali devono rispondere i loro governi e la sufficienza o meno dei mezzi disponibili, rendono il quadro d’insieme complesso e diventa difficile fornire una risposta univoca, valida per tutti i paesi. Forse è più facile individuare paesi che hanno più bisogno di medici, docenti, ingegneri, dottori in agraria, etc.  Comunque, non c’è dubbio che sia auspicabile, anzi, indispensabile, un forte miglioramento della qualità dei quadri politici e dello Stato per quanto riguarda lo studio e le soluzioni possibili, concrete, ai vari problemi inerenti le esigenze di ammodernamento ed efficienza di entrambi settori della vita pubblica. L´esperienza dimostra che accanto ad un’alta preparazione professionale degli scienziati politici serve anche un forte attaccamento ai valori morali.

Come vede la situazione dell’Argentina dal punto di vista della corruzione nel sistema amministrativo e politico? Vede una strada risolutiva?

L´Argentina è una nazione potenzialmente ricca che vive da decenni un lungo processo di decadimento nel campo morale, politico ed economico. La causa è il deterioramento della sua classe dirigente, anzi, si potrebbe dire la quasi scomparsa della classe dirigente, sostituita da una classe dominante incapace di fare insieme ai propri interessi anche gli interessi generali del paese. Purtroppo questo processo si è manifestato sia sotto i governi militari (che sono stati di gran lunga i peggiori e anche in certi casi sinistri), che sotto i governi civili, tranne qualche riguardevole eccezione. Paradossalmente, questo fenomeno si verifica in un paese che produce tante validissime personalità nella letteratura, nella musica, nella medicina, nella religione, nella fisica, nel mondo del lavoro e della produzione. Quest’ultima circostanza, unita alle buone qualità umane della grande maggioranza della popolazione, vittima a volte di una specie di anestesia che la fa ricadere negli stessi errori, a causa di una strana miscela di ingenuità e di ignoranza, frutto del mito della “ricchezza dell’Argentina”, potrebbe indirizzare l’Argentina verso una strada diversa, magari più affine per la risoluzione dei suoi problemi; a questo scopo non servono né gli inetti né i corrotti. Serviranno invece uomini politici virtuosi, includendo i magistrati, capaci di rifondare lo Stato, di mettere innanzi l’interesse del popolo e non il proprio. Per loro, questo porterà o gloria o infamia. Comunque, premesso che si riesca, riemergere, dopo una decadenza di decenni, porterà via molto tempo.

Come considera la formazione accademica attuale della Scienza Politica in Argentina e nel Mercosur?

La situazione è diversa da paese a paese. Si potrebbe affermare, in termini generali, che in alcuni centri del Brasile e dell’Argentina, e anche dell’Uruguay, si lavora nell’ambito universitario ed accademico con molta professionalità, e qui spiccano esponenti di notevole valore. C’è il rischio, non facilmente superabile, dell’ideologizzazione e anche di un certo partitismo che può far oscurare il lavoro degli scienziati politici.

Che ne pensa della possibilità di collaborazione tra i Dottori in Scienze Politiche argentini e l’AIDOSP?

La vedo senz’altro possibile e utilissima, soprattutto per l’apporto di esperienze fatte in due mondi che, pur diversi, hanno tanti fortissimi punti di contatto umani e culturali derivanti dall’eccezionale presenza italiana in Argentina. Il lavoro e l’iniziativa degli italiani rappresentano dei pilastri fondamentali nella costruzione del paese. Non so se l’Italia di oggi, afflitta com’è dalle proprie gravi penurie, è consapevole di questo grande contesto storico-sociale.

Come pensa che un dottore in Scienze Politiche possa operare per dare valore aggiunto e guida alla collettività italiana in Argentina?

Bisogna evidenziare che gli italiani e gli argentini di origine italiana sono pressappoco la metà o anche di più della popolazione dell’Argentina. Comunque, la collettività in senso stretto, cioè gli italiani e gli italo-argentini, e più in generale tutti gli oriundi vincolati alle varie istituzioni italiane esistenti in Argentina, potrebbero, facendo tesoro delle proprie conoscenze ed esperienze, contribuire a rafforzare l’oggettività nell’osservazione e nel giudizio dei fenomeni della realtà politica e sociale, e a dare alle istituzioni repubblicane un adeguato e forte supporto nello sviluppo morale, sociale, culturale ed economico del paese. In questo scenario i Dottori in Scienze Politiche dovrebbero avere una vasta possibilità di espansione dei loro ruoli.

Come immagina il futuro della Scienza Politica nel XXI secolo?

Vedrei un futuro proficuo a condizione che la Scienza Politica sia capace di concretezza nell’apportare virtù agli uomini politici perché s’intendano dello Stato, la cui finalità morale, come ha insegnato il Gran Fiorentino, è il vivere politico e quindi la libertà concreta dell’uomo.

La ringrazio Prof. Frondizi e, a nome e per conto dell’AIDOSP, la saluto cordialmente nell’auspicio che si possa concretizzare una proficua collaborazione tra i Dottori in Scienze Politiche Argentini e Italiani, nell’esclusivo interesse di due grandi Nazioni.

AIDOSP: un nuovo ruolo, l’Innovatore Sociale

Innovatore sociale

Nel mese di luglio del 2000, nella città di L’Aquila, si è costituita l’AIDOSP – Associazione Italiana Dottori in Scienze Politiche , le cui peculiarità principali sono il carattere volontario senza fini di lucro e l’assoluta autonomia ed indipendenza.

L’idea di costituire l’AIDOSP è germogliata in coincidenza dell’anno giubilare da alcuni laureati in Scienze Politiche che, così come tanti cittadini italiani, hanno avuto modo di riflettere sul profondo mutamento degli stili di vita, sulla trasformazione dei modi di produzione e degli effetti che questi producono sulle persone e sulle comunità. Hanno preso coscienza di vivere nella nuova società dell’informazione dalla quale ci si attende un miglioramento della qualità di vita attraverso una nuova progettualità, dove la creatività assume una posizione di privilegio rispetto alla tecnica. Hanno avuto modo di rilevare il progressivo schiacciamento della società civile tra le sovrastrutture economiche, organizzative, informative, e statali. Rilevando, inoltre, il declino dei movimenti sociali collettivi, della reciprocità, dell’affetto e il deterioramento delle condizioni di riproduzione sociale (ambiente, famiglia, alimentazione, salute e quant’altro), da un’attenta analisi, è emerso che la causa primaria di queste disfunzioni sociali è da attribuire sicuramente alla carenza di una cultura progettuale.

Si può tranquillamente affermare che fino ad oggi la società ha usufruito e, allo stesso tempo, ha subito gli effetti dello sviluppo tecnologico. Pertanto se è vero che la tecnologia può distruggere ed uccidere è vero anche che con essa si può curare, allevare e quindi migliorare la vita degli esseri viventi.  Ma per utilizzare al meglio la tecnologia occorre operare delle scelte che dipendono esclusivamente dalla volontà e dal coraggio dell’uomo.  E, oltre al coraggio, per effettuare la scelta più giusta e per dirigere l’uso dei nuovi strumenti tecnologici a vantaggio della collettività,  occorrono anche conoscenze specifiche, capacità e abilità; occorre, quindi, l’intervento di una nuova figura che sappia ridefinire i capisaldi della nuova società, dove la macchina deve essere a servizio dell’uomo e non il contrario.

Vi è la necessità, quindi, di creare un nuovo ruolo, quello dell’Innovatore sociale, che tenga conto dell’ordine culturale, economico e ambientale e del loro equilibrio, capace di operare un’attenta elaborazione critica delle problematiche sociali e capace di offrire innovazione nelle ingegnerie istituzionali sia pubbliche che private. Per questo i dottori in Scienze Politiche, aderenti ad una interessante iniziativa, fino ad oggi all’ombra del tecnicismo vogliono offrire concretamente il loro contributo alla collettività, mettendo a disposizione la loro specifica formazione universitaria che attraversa le aree della politologia, del diritto, dell’economia, della sociologia, della statistica e di altre importanti discipline. Essi ritengono che la società del nuovo millennio esige sempre più professioni progettuali, non solo tecniche, in grado di contribuire fattivamente e concretamente al miglioramento e al potenziamento delle strutture politico-sociali, politico-istituzionali, e politico-economiche.  L’AIDOSP è la prima Associazione in Italia che ha fissato come obiettivo primario la valorizzazione e l’ottimizzazione delle risorse umane, con riferimento soprattutto alla figura del dottore in Scienze Politiche, risorsa con un alto profilo professionale, fino ad oggi senza un concreto punto di riferimento, senza una propria identità e con l’impossibilità di poter essere concretamente utile ai consociati italiani e comunitari. Certi che essere utili alla collettività non è solo un diritto, ma soprattutto è un dovere al quale i dottori in Scienze Politiche non vogliono sottrarsi.

L’auspicio dichiara – Francesco Di Nisio, Presidente AIDOSP – è quello di raggiungere un nobile obiettivo, insieme a tutte le colleghe e i colleghi aderenti all’iniziativa, sul solco di quanto è stato fatto in Spagna dove i Dottori in Scienze Politiche hanno una specifica funzione pubblica utile alla Nazione. Noi siamo pronti, adesso l’azione dovrà essere compresa e condivisa dalle Istituzioni preposte. Per il futuro vogliamo evidenziare un concetto espresso da William Shakespeare: «Il nostro destino non è nelle stelle, è in noi stessi»

Il riferimento per tutti i dottori in Scienze Politiche è il sito Internet www.aidosp.it

Nasce la rivista Oikos e Polis

Silvio Di Pasqua - Direttore

Silvio Di Pasqua – Direttore

Care colleghe e colleghi, come Direttore del periodico della nostra Associazione ho l’onore e il piacere di condividere con tutti Voi quelli che saranno gli impegni che ci aspettano illustrandoli e veicolandoli attraverso i contributi scritti degli Associati e di commentatori ed esperti esterni per destare interesse e curiosità  verso le nostre iniziative e i nostri progetti.

Comincia un’avventura editoriale che cercherà di evidenziare il ruolo e le professionalità insite nella Laurea in Scienze Politiche. Lo sforzo e la passione dell’amico Francesco Di Nisio sono coinvolgenti e stimolanti. Un progetto, quello messo in atto, che, considerato il clima che si vive nel nostro Paese, potrebbe indurre a scetticismo, ma spetta a tutti noi parteciparlo con convinzione, dando un contributo di idee e sostegno.

A me il compito di condividerne le finalità fornendo attualità e contributi per arricchire con il nostro periodico, il dibattito interno e, soprattutto, il coinvolgimento delle Istituzioni e degli Enti preposti a dare il giusto riconoscimento e ruolo alla nostre variegate professionalità, finora valutate in maniera generica e superficiale. L’augurio che si possa veder realizzate le legittime aspettative per contribuire ad un ruolo di prestigio della nostra Nazione. Un saluto a tutti Voi e un augurio di serene vacanze estive.

Silvio Di Pasqua –  Direttore di OIKOS & POLIS.

 

Scuola, Classi di concorso: Aidosp scrive al ministro Giannini

Ministro Giannini

L’Associazione Italiana Dottori in Scienze Politiche (AIDOSP), nella persona del suo Presidente dott. Francesco Di Nisio, ha inviato una lettera al ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, riguardante la revisione delle classi di concorso attuata con il nuovo Regolamento, DPR n. 19/2016.

Pubblichiamo di seguito la notizia riportata dal Sole24ore:

Il regolamento con il riordino delle classi di concorso è in vigore dal 23 febbraio; ma secondo l’Associazione italiana dottori in scienze politiche (Aidosp), l’apertura della nuova classe «A46», scienze giuridico-economiche, ai laureati in scienze politiche non è così automatica, e penalizzerebbe i giovani.

La lettera al ministro Giannini

Così l’Associazione ha scritto al ministro, Stefania Giannini, chiedono una correzione: «Nelle ultime bozze di revisione delle classi di concorso disponibili online rileviamo come la Ls60/Lm52 (relazioni internazionali) sia inserita nella classe di concorso A46, relativa alle scienze giuridico-economiche. La possibilità di accedere quindi alle graduatorie, per i laureati magistrali dei corsi del nuovo ordinamento derivati da scienze politiche vecchio ordinamento, è quindi un fatto positivo; tuttavia si segnalo aspetti discriminatori che rischiano di vanificare l’intento di chi ha riformato le classi di concorso».

Continua…

Scarica: Lettera al Ministro Stefania Giannini.pdf (54 Kb)

L’associazione AIDOSP in missione a Washington

Si è conclusa la missione a Washington di Francesco Di Nisio, Presidente nazionale AIDOSP e Responsabile Relazioni Esterne dell’Associazione Corfinium Onlus. In questa importante trasferta sono state avviate relazioni culturali con Nancy Pelosi, già Speaker della Camera dei Rappresentanti, oggi Leader dei Democratici negli USA, di origini abruzzesi, con l’Ambasciata italiana a Washington, con la Fondazione Nazionale degli Italiani in America e con alcuni tra i più importanti sindacati d’America. “Alla Presidente Nancy Pelosi – afferma Di Nisio – abbiamo consegnato l’invito per una visita in Abruzzo, la lettera di proposta per il conferimento della cittadinanza onoraria sottoscritta dal sindaco di Montenerodomo, paese dove è nato il nonno di Nancy, e una riproduzione della moneta italica del 90 a.C. a suggello della storia che vede l’Abruzzo protagonista della nascita dell’Italia antica e della conquista del diritto di cittadinanza”. L’incredibile storia, ancora poco conosciuta dal grande pubblico, che conserva l’identità della nostra nazione e che ne caratterizza lo spirito libero e democratico, e’ stata illustrata alla dott.ssa Emily Berret, Assistente Speciale Speciale della Leader Pelosi.

A fare gli onori di casa presso l’Ambasciata italiana a Washington, il Prof. Renato Miracco, Responsabile Culturale, che ha mostrato vivo interesse per le azioni e i progetti tesi a promuovere la cultura italica in America. Anche la Fondazione NIAF, rappresentata per l’occasione dalla dott.ssa Gabriella Mileti, Direttrice dei Programmi, ha manifestato la piena disponibilità a collaborare per la realizzazione dei progetti Made in Italy.

“Come primo approccio alle relazioni internazionali – continua Di Nisio -siamo più che soddisfatti poiché oltre all’attenzione dedicataci, all’incondizionata disponibilità a partecipare alle azioni di promozione della nostra storia, della nostra identità e della nostra cultura, abbiamo percepito, in tutte la sedi, un forte senso di fratellanza, molto vicino a quello che accomuna persone della stessa famiglia; tutto ciò ci incoraggia ad andare avanti su questa strada puntando su quegli obiettivi che precedentemente sembravano troppo ardui”.

Grande emozione ha suscitato l’intervento di Carlo De Masi, Segretario Generale della Flaei-Cisl, alla Conferenza internazionale delle Costruzioni organizzata dall’importante sindacato IBEW, presieduto da Edwin Hill; molti dei presenti in sala (più di 2000 delegati in rappresentanza di tutti gli stati dell’America del Nord) molti di origine italiana, hanno voluto abbracciare e ringraziare personalmente il dott. De Masi, che ha rafforzato i legami tra i lavoratori italiani ed americani per costruire una grande e forte alleanza capace di fronteggiare le future sfide internazionali, anche attraverso la nascente Associazione ‘Elettrici senza Frontiere Italia’, alle quali tutti siamo chiamati a rispondere.

“Devo ringraziare – conclude Di Nisio – gli amici della delegazione italiana,Gabriele Carlo De Masi, Massimo e Gabriele Saotta, per il lavoro svolto e per il valore aggiunto fornito alla stesura del programma delle azioni da realizzare. Tra i progetti proposti alle Istituzioni pubbliche e private presenti a Washington c’è quello del gemellaggio tra Corfinio e Annapolis, germogliato proprio in occasione di questa missione. Difatti durante le visite nei luoghi di grande importanza storico-culturale la nostra delegazione si è ritrovata all’interno del primo Parlamento americano, sorto quindi nella prima capitale d’America: Annapolis; l’idea e il programma di realizzazione, per gemellare le due cittadine, sono nati subito poiché l’analogia tra Annapolis e Corfinio, prima capitale d’Italia, e’ così lampante che non occorre un ulteriore verifica per avviare l’iter istituzionale”.

Elementi di portfolio